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Caratteristiche e fisionomia della zecca

Che cos’è la zecca? Qual è il suo ciclo vitale? Quali sono le sue caratteristiche? Tutto quello che c’è da sapere sul piccolo parassita simile ad un ragno.

Le zecche del cane e del gatto sono molto piccole e spesso invisibili ad occhio nudo, ma sono in grado di attaccarsi all’animale e succhiarne il sangue fino a riempirsi. Vivono attaccate alla pelle di diverse specie, tra cui cani e gatti, prediligono ambienti con umidità elevata e temperature miti, ma si possono trovare anche in altri luoghi. Le zecche sono in grado di trasmettere varie malattie, tra cui la malattia di Lyme, in grado di causare gravi problemi di salute ai cani e agli esseri umani.

In questo articolo parleremo di come sono fatte le zecche, quali sono i sintomi principali e di un vademecum su come comportarsi per rimuovere una zecca.

Qual è il ciclo di vita di una zecca?

 

Il ciclo di vita di una zecca può variare molto da specie e specie e dalle condizioni ambientali in cui si trova a vivere. 

In generale, il suo ciclo vitale comprende le fasi di uovo, larva, ninfa e adulto e l’evoluzione di ciascuno stadio vitale richiede che avvenga un pasto di sangue.

Dal momento che alcune specie possono sopravvivere per anni senza nutrirsi, il ciclo vitale completo può durare da alcuni mesi a diversi anni.

L’apparato boccale della zecca è detto ipostoma, composto dal rostro e da altri organi necessari ad attaccarsi all’animale, da ghiandole salivari che secernono sostanze cementanti e anticoagulanti per favorire la suzione del sangue sull’ospite.

Il rostro della zecca è particolarmente tagliente e penetra con facilità nella cute dell’ospite.

Nelle ghiandole salivari possono svilupparsi protozoi e batteri che la zecca inietta nel sangue dell’animale mentre assume il suo pasto di sangue. In seguito ai morsi di zecca, perciò, l’animale può contrarre diverse malattie.

Come fanno le zecche a raggiungere il proprio ospite?

Le zecche non saltano e non volano, ma si appostano all’estremità delle piante aspettando il passaggio di una potenziale vittima. Quando ne avvertono la presenza, grazie alla anidride carbonica e al calore emessi dall’organismo, vi si insediano, conficcando il loro rostro nella cute e cominciando a succhiare il sangue.

Nelle zecche dure, la superficie esterna, o cuticola, è in grado di adattarsi a contenere il grande volume di sangue ingerito. Le zecche adulte possono aumentare da 200 a 600 volte il peso corporeo a digiuno.
Dopo il pasto di sangue, le femmine adulte della zecca depongono un numero piuttosto elevato di uova, da alcune centinaia fino a diverse migliaia.

Cosa accade al nostro pet se viene morso da una zecca?

Il morso di una zecca in sé non è poi così tanto pericoloso. I rischi dipendono dalla possibilità di contrarre infezioni trasmesse da questi animali in qualità di vettori.
Le principali malattie umane trasmesse da questo parassita possono avere conseguenze molto serie per la salute del nostro animale da compagnia e sono:

  • La Malattia di Lyme: causata da un batterio del genere Borrelia; Nel caso della malattia di Lyme compare intorno al morso di un’eruzione cutanea a forma di bersaglio.
  • Meningo-encefalite da zecca: causata da un virus appartenente al genere Flavivirus;
  • Febbre bottonosa del Mediterraneo: causata da Rickettsie;Nel caso della febbre bottonosa compare un’eruzione cutanea, con possibile formazione di alcuni noduli, da cui deriva il nome della malattia (bottonosa).

I segni e i sintomi legati alle infezioni trasmesse dalle zecche sono in genere poco specifici e comprendono: 

  • febbre leggera, più raramente elevata; 
  • mal di testa; 
  • dolori muscolari e articolari; 
  • malessere generale. 

Nella zona della puntura della zecca si forma una crosta con un’area necrotica indurita.

Cosa fare nel caso si trovasse una zecca sul cane o tra il manto del gatto?

Nella maggior parte dei casi, quando un proprietario trova una zecca sul corpo del proprio amato cane, si trasforma in un piccolo Einstein!
Alcool, olio, acqua ossigenata e simili sono tra le sostanze più utilizzate per indurre la zecca a mollare la presa.
L’utilizzo di queste soluzioni può essere assolutamente controproducente e soprattutto molto dannoso per la salute del nostro animale da compagnia.

Il rischio, infatti, è quello di indurre il parassita al rigurgito facendo aumentare il rischio di trasmissione di agenti patogeni e batterici citati in precedenza (per lo stesso motivo è vivamente consigliato di non schiacciare il corpo della zecca nel tentativo di staccarla).

Come rimuovere il parassita dal corpo del nostro amico peloso

  • Togliere la zecca molto delicatamente, possibilmente con delle pinzette. Afferrare il parassita per la testa, il più vicino possibile alla cute.
  • Se la zecca è stata rimossa, ma il capo è rimasto attaccato, provare ad asportarla  con un ago sterile (operando come se si dovesse rimuovere una scheggia incastrata nella pelle).
  • Disinfettare la zona e tenerla sotto osservazione per un circa mese.
  • Evitare Alcol, acetone, trielina, ammoniaca, olio o altre sostanze sono meno efficaci per rimuovere quel che rimane del corpo della zecca (repetita iuvant!).
  • Consultare il medico se nella settimana successiva alla puntura compaiono febbre, malessere o un’eruzione sulla pelle.

Prevenire è sempre meglio che curare!

Noi di Joe Zampetti non ci stancheremo mai di ripeterlo: la prevenzione, la maggior parte delle volte, riduce notevolmente il rischio di infestazioni da parassiti!

L’utilizzo regolare di un antiparassitario per cani e gatti, è l’arma più efficace per proteggere i nostri adorati animali da compagnia e anche i membri della famiglia. 

Tra gli antiparassitari in commercio vi è una vasta scelta di prodotti tra i quali scegliere, che differiscono tra loro non solo per metodologia di applicazione, ma anche per principio attivo utilizzato.

  • Antiparassitari con principio chimico spot-on: sono delle pipette monodose che vanno applicate in determinate zone del corpo dell’animale.
    Hanno un’efficacia elevata poichè, oltre all’azione repellente che impedisce l’attaccamento del parassita sulla cute, l’assorbimento delle molecole per via cutanea determina, qualora la zecca si attacchi alla cute, la morte della stessa.
  • Collari antiparassitari: se si desidera proteggere il proprio cane dai parassiti e dalle eventuali malattie che ne derivano la soluzione migliore è fargli indossare un apposito collare antiparassitario il quale ha molti vantaggi rispetto ai liquidi contenuti nelle pipette. Infatti il collare consente di non avere più il pensiero mensile di provvedere alla protezione antiparassitaria del proprio cane in quanto ha una lunga durata. Inoltre è facile da indossare e dona una maggiore protezione da vari parassiti.
  • Antiparassitari in base naturale: per i proprietari che preferiscono prodotti naturali o che ospitano nella propria vita soggetti debilitati, allergici o appartenenti a fasce protette (cani anziani e cuccioli rientrano in questa classificazione) esistono prodotti in spot-on (pipette) realizzati con olio di Neem (un olio vegetale ottenuto dalla spremitura a freddo dei semi di Azadirachta Indica,in grado di contrastare non solo insetti e parassiti, ma anche virus, batteri e funghi) che offrono un efficace effetto barriera privo di controindicazioni.