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Social Media Marketing, tra certezze e miti da sfatare

Social Media Marketing: dal mistero alla presunta consapevolezza.
Cerchiamo di approfondire quali sono i punti chiave legati all’utilizzo dei social per business e quali, invece, le false credenze.
Uno dei primi “segreti” è produrre contenuti di qualità. I social, in primis Facebook, utilizzati per lavoro sono ben lontani dall’utilizzo diaristico che si fa del proprio profilo personale. Possono, certo, fare divertire se il tono è in linea con quello che si vuole sponsorizzare, ma di sicuro devono prevede una vera e propria strategia, mirata e attenta, alle spalle.

Non mi serve uno specialista, la mia pagina Facebook la cura mio figlio”: una frase che ogni social media editor ha sentito dire almeno una(?) volta nella sua vita.
Ebbene i contenuti per fare brand awareness devono essere di qualità. No gattini per intenderci.
Il post o, in generale, il contenuto da realizzare va studiato e pubblicato, in base allo scopo che si vuole raggiungere e necessita di una programmazione e pianificazione.

Autore dell’illustrazione: Max Karpsten
Immagine tratta dal web

 

Sul tema pianificazione si aprono una serie di scenari: non c’è un orario perfetto per pubblicare. Il momento più adatto per la pubblicazione, e quindi la visualizzazione del proprio contenuto, è data dalla stessa pagina. È solo per mezzo delle analytics che si può definire il miglior momento per la pubblicazione.
La pagina e i suoi risultati vanno, quindi, studiati, analizzati e compresi.
Presenza vuol dire affermazione, fidelizzazione, visibilità. Non significa però essere, per forza, su tutti i social.
Ogni social rappresenta un piccolo-grande mondo, abitato da una “popolazione” differente: bisogna scegliere dove “abitare”. Ogni canale è differente, con tecniche diverse e la comunicazione sui vari Twitter, Facebook, LinkedIn e simili, non può e non deve essere identica e automatizzata. Prima di tuffarsi nell’immenso mondo del web, occorre capire quale social sia più indicato all’attività che si vuole promuovere, dove è maggiormente presente il mercato o il target che ci interessa raggiungere. Solo in seguito a questa presa visione, si può costruire la propria strategia.

Un enorme mito da sfatare riguarda il numero di “Mi piace” o di “Followers”: più il numero è elevato, più la pagina è di successo. Ma siamo proprio sicuri che sia così? Se da un lato avere numeri alti significa rivolgersi ad un ampio bacino d’utenza, dall’altro, non è affatto detto che lo stesso pubblico sia davvero interessante e interessato a quello che andiamo a comunicare. Meglio, quindi, avere un “uditorio” più ristretto, ma decisamente più partecipe.

Esattamente come avviene nella vita “reale”, le relazioni virtuali vanno curate, portate avanti con attenzione: il social media marketing richiede tempo ed impegno perché porti i suoi frutti. Non dimenticatelo.
La stessa “naturalezza” concerne anche il numero di pubblicazioni da fare: le regole che vietano di superare i due contenuti al giorno non sono attendibili. Si può scegliere di fare maggiori condivisioni, a seconda di quello che si vuole dire, senza, ovviamente “stressare” gli internauti intasandone la bacheca. L’importante è avere qualcosa da dire e dirlo bene!
Queste sono solo alcune delle attenzioni e delle considerazioni che si possono fare riguardo il mondo del social media marketing, ambito interessante e in continua evoluzione.
Fermiamoci, ora, una volta a riflettere: siete ancora convinti che il social media manager o editor possa farlo chiunque? Se la risposta è affermativa, vi consiglia di riprendere la lettura dall’inizio.