È nato con 30 partecipanti, mentre l’edizione di quest’anno ha visto 300 persone interessate, provenienti da tutta Italia. Parliamo di Ok Day, l’evento organizzato da Mario Moroni e dal gruppo di Legnano Ok Network, tenutosi il 29 e 30 settembre a Solbiate Olona. Abbiamo intervistato Mario Moroni, che ci ha raccontato dell’Ok Day e della realtà da cui lo stesso nasce, Ok Network.
“Siamo una web agency specializzata in diversi settori: Digital, Formazione e Digital Media. Abbiamo dato vita all’azienda nel 2012, puntando in primis sull’e-commerce. A questo abbiamo voluto aggiungere anche l’intrattenimento e tutte le proposte collegate, come ad esempio le web series”.
Intrattenimento e digitale vanno di pari passo, aspetto che ritroviamo perfettamente anche nell’Ok Day.
“Il tema trattato nel corso di questa edizione dell’evento è stata la trasformazione digitale, intesa nel suo senso più ampio. L’argomento è stato toccato non solo dal punto di vista tecnologico, ma con una visione applicata alla vita e ai nostri tempi. Social media, web marketing, industria 4.0, ma anche trasformazione continua, esperienza continua, capacità di affrontare i cambiamenti come richiesto dalla nostra società”. Tanti gli speaker coinvolti e tra questi menzioniamo l’imprenditore e speaker Marco Montemagno, Germano Lanzoni, attore e performer di “Milanese Imbruttito”, il giornalista di Sky Federico Buffa, considerato da molti il miglior narratore della televisione italiana o ancora Daniele Cassioli, sciatore nautico e fisioterapista italiano, solo per citarne alcuni, tutti pronti a raccontare il percorso variegato e non lineare che hanno affrontato con successo e capacità di innovarsi.
“La formula dell’Ok Day mette assieme divertimento e confronto. Non si tratta, quindi, di un evento statico in cui parlare di prodotti e servizi, ma una vera e propria condivisione di esperienze.
Parliamo di storie di trasformazione capaci di donare ai presenti un valore aggiunto rispetto alla società liquida nella quale viviamo”.
Nel corso della nostra chiacchierata assieme a Mario, abbiamo parlato anche dello stato attuale della comunicazione.
“Oggi il problema non è il non avere mezzi: internet e, in generale, la tecnologia ci permettono di abbattere le distanze. Faccio un esempio personale: sono da sempre appassionato di radio, tanto che la stessa Ok Network ha uno spazio dedicato a questa attività. Ho cominciato a fare lo speaker radiofonico a 16 anni, impegnandomi nel reperire mezzi, luoghi e risorse che erano tutt’altro che a portata di mano. Attualmente, invece, con Facebook Live tutti hanno la possibilità di comunicare, ma pochi sanno davvero utilizzare questo strumento. La vera difficoltà odierna non è, quindi, la mancanza di mezzi, ma avere qualcosa di valore da dire”.
È proprio il surplus di informazioni al quale internet ci ha abituati, o dovremmo dire sottoposti, che ci “obbliga al valore”. “Il pubblico sceglie cosa ascoltare, guardare o leggere. Sta in questo la chiave del successo dell’Ok Day, in quanto i partecipanti all’evento hanno scelto di ascoltare delle testimonianze non anonime”.
Sull’importanza della comunicazione Mario Moroni ci invita a riflettere: “Comunicare è importante, ma non estremamente fondamentale se non si ha davvero qualcosa da trasmettere. Bisogna avere una missione, un messaggio intelligente da dare agli altri”.
E Moroni, in maniera evidente, sa quello che dice e lo afferma anche con ironia e spirito critico attraverso le pagine di “Startup di merda”. “È il primo libro in Italia che consiglia, scherzandoci su, di non aprire una start-up. Dare vita ad una realtà aziendale significa non avere una vita privata, impegnarsi, sacrificarsi, allo stesso tempo, però, è un lavoro bellissimo”.