Forse questa volta ce la facciamo ad avvicinarlo un po’ di più alla pensione. Avete presente il caro, vecchio e rassicurante passaparola? Da anni chi, come noi, si occupa di marketing e comunicazione è alle prese con la radicata convinzione secondo cui una buona reputazione diffusa di bocca in bocca, ottenuta con la soddisfazione di un cliente, sia il veicolo per farsi conoscere e far crescere la propria attività. Niente di meno vero.
Diciamolo subito, il passaparola non va assolutamente bandito, ma è necessario sviluppare la consapevolezza che è solo uno degli innumerevoli strumenti di promozione e comunicazione. Alle soglie del 2018, dimenticare le potenzialità del web, dei social, dei giornali, delle sponsorizzazioni tracciabili, dei media, delle e-mail, solo per citarne alcuni, davvero sarebbe un’occasione persa.
Forse il Bonus Pubblicità 2018 potrà contribuire a cambiare le carte in tavola. Si tratta di una nuova agevolazione fiscale introdotta dalla Manovra Correttiva, che prevede la possibilità per lavoratori autonomi, professionisti ed imprese di poter fruire, a partire dal prossimo anno, di un nuovo credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari.
Il bonus fiscale riguarda, quindi, l’introduzione di nuovi benefici fiscali per gli “investimenti pubblicitari incrementali su quotidiani e periodici nonché sulle emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali”.
Ciò significa che a partire dal 2018, i professionisti, lavoratori autonomi e le imprese di qualsiasi natura giuridica potranno beneficiare di un credito d’imposta dal 75% al 90% massimo, qualora effettuino investimenti pubblicitari su tv, giornali e radio.
Nel caso in cui poi, l’investimento pubblicitario 2018 sia effettuato da parte di micro imprese, piccole e medie imprese e start up innovative, il credito d’imposta è aumentato al 90%, rispetto al 75% previsto per le altre categorie.
Occorre prestare attenzione: uno dei più importanti requisiti richiesti per beneficiare del bonus è quello di effettuare investimenti in campagne pubblicitarie in misura maggiore almeno dell’1% rispetto all’anno precedente.
L’agevolazione, infatti, si applica solo sulla parte incrementale, con riferimento allo stesso mezzo di informazione. Significa che sono incentivati gli investimenti in pubblicità effettuate, in misure maggiore rispetto all’anno precedente, sullo stesso medium.
Il bonus è fruibile solo sotto forma di credito d’imposta in compensazione, tramite modello F24, previa relativa domanda al “Dipartimento per l’Informazione e l’editoria” della presidenza del Consiglio dei Ministri.
Per l’operatività della norma bisogna attendere un Dpcm attuativo, che dovrebbe arrivare entro 120 giorni (quattro mesi), dall’entrata in vigore della legge di conversione appena approvata.
Per aggiornamenti, informazioni e consulenza su questa interessante opportunità contattate i nostri esperti all’indirizzo mail consulenza@cda1.it. Se, invece, volete già cominciare a promuovervi e non perdere questa importante occasione, noi siamo pronti. Contattateci e sceglieremo per voi la strada di maggior successo!